La generalizzazione dovrebbe prevedere l’impiego di duemila maestre in più
Tempo pieno per tutte le elementari. E’ una delle richieste avanzate dal Movimento 5 Stelle con un emendamento alla legge di Bilancio, presentato da Maria Marzana e approvato dalla commissione Cultura della Camera, che ora passerà al vaglio della commissione Bilancio. La proposta prevede che entro febbraio il ministero dell’Istruzione stabilisca le modalità per “la graduale generalizzazione del tempo pieno nella scuola primaria”, con la previsione di duemila maestre in più. Resta però da capire quali risorse verranno stanziate per questo obiettivo e se il numero di insegnanti previsto in rinforzo sia sufficiente a coprire tutti gli istituti presenti in Italia.
In Italia attualmente a usufruire del tempo pieno è il 40 per cento dei bambini da 6 a 11 anni. Ma ci sono differenze nella diffusione del rientro pomeridiano tra le varie regioni e tra centri di maggiori o minori dimensioni. Nelle grandi città, infatti, sempre più famiglie optano per le 40 ore settimanali con orario giornaliero dalle 8 alle 16 e servizio mensa. Tra le regioni, invece, il Molise è primo (con il 56,7 per cento), segue la Toscana (con il 56,1 per cento), terza la Calabria (con il 54,8 per cento). Sopra il dato nazionale, la Lombardia (45,2 per cento), sotto il Lazio (31,2 per cento). Il dato del tempo pieno è invece molto basso in regioni del Sud come Campania e Basilicata.
x La giunta della Provincia autonoma di Trento, avvalendosi delle prerogative assegnatele dal suo Statuto, ha approvato un disegno di legge, predisposto dall’assessore Mirko Bisesti (Lega), che prevede per una parte dei docenti delle scuole statali della Provincia la possibilità di essere selezionati e inquadrati in una posizione diversa da quella di partenza: il ddl individua infatti tre nuove figure professionali: i docenti esperti, cui affidare compiti di coordinamento della didattica, di rafforzamento dei percorsi di orientamento e di personalizzazione della didattica; i docenti ricercatori, cui affidare compiti di sviluppo di specifici progetti, di durata anche pluriennale, per il miglioramento e l’innovazione dell’offerta formativa; i docenti delegati all’organizzazione, cui affidare incarichi di diretta collaborazione con il dirigente scolastico per compiti organizzativi.
x Compiti per casa: poche cose preoccupano i genitori più di questi (lo abbiamo visto nei giorni scorsi), soprattutto se parliamo di bambini della scuola primaria e a maggior ragione se questi pargoli frequentano la scuola a tempo pieno.
x Mentre Tuttoscuola ospitava in un partecipato webinar esponenti istituzionali e sindacali di spicco per approfondire la funzione del docente tutor, il CSPI esprimeva parere sulle bozze di decreto e di circolare proprio su questa nuova figura professionale.