Blog del Docente

17 Febbraio 2020

Sciopero anticipato al 6 marzo

Lo stato di agitazione riguarda soprattutto il personale precario della scuola

L’esito a dir poco infelice dell’impatto dei maggiori sindacati della scuola – Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda – con la ministra dell’istruzione Azzolina si è tradotto in una decisione drastica: lo sciopero, “con particolare riguardo al personale in condizione di precarietà lavorativa” – si legge nel comunicato congiunto – già annunciato per il 17 marzo, è stato anticipato al 6 marzo, probabilmente anche per battere sul tempo analoghe iniziative da parte di altre sigle sindacali autonome e comitati di base assai attivi nel mondo del precariato.

Nella lettera inviata sabato scorso alla presidenza del Consiglio dei ministri, con la quale formalizzano la loro decisione, i sindacati sottolineano che lo sciopero “rappresenta una prima espressione di dissenso per le scelte politiche in materia di gestione del personale della scuola. Alla quale potranno seguire ulteriori iniziative”. Non una rottura definitiva, ci sembra, ma un pesante avvertimento.

Al centro dello sciopero del 6 marzo sono quattro temi, tre dei quali riguardano personale docente e ATA a vario titolo in condizione di precarietà e per il quale vengono richieste garanzie per la loro stabilizzazione.

In particolare per i concorsi i sindacati lamentano che non siano state definite “procedure di reclutamento tali da riconoscere la professionalità acquisita, grazie alla quale è stato possibile assicurare la funzionalità del sistema dell’istruzione’, come previsto dall’Intesa di dicembre a Palazzo Chigi”, che a sua volta si richiamava a quanto previsto nell’Intesa del 24 aprile 2019 (il ministro era Bussetti, ma il presidente del Consiglio era sempre Conte) nella quale si condivideva l’esigenza di individuare “le più adeguate e semplificate modalità per agevolare l’immissione in ruolo del personale docente che abbia una pregressa esperienza di servizio pari ad almeno 36 mesi di servizio”. Secondo i sindacati occorreva “garantire ai candidati ogni opportunità di preparazione e di preventiva esercitazione”, cosa che la ministra finora non avrebbe fatto.

Il secondo tema riguarda i facenti funzione di DSGA. Anche in questo caso “non sono state attivate le procedure contrattuali o legislative per portare a soluzione il problema degli assistenti amministrativi, privi di titolo di studio specifico, che hanno svolto per almeno tre anni le funzioni dei Dsga”.

La terza ragione della protesta riguarda l’abilitazione per la cui acquisizione “deve trovare riconoscimento l’esperienza professionale acquisita” e che deve essere consentita anche “ai docenti di ruolo della scuola statale, e ai docenti non abilitati delle scuole paritarie e dei centri di formazione professionale”.

Infine il tema della mobilità, poiché “non è stato convocato il tavolo di contrattazione nazionale integrativa sulla mobilità, territoriale e professionale, del personale docente, educativo ed ATA”.

Quattro temi caldi, sui quali, come sottolinea il segretario della Uil Scuola, Pino Turi “questo ministro ha messo in discussione tutti gli accordi sindacali già realizzati”, tornando a quel modello di disintermediazione che aveva caratterizzato la legge 107: “un ritorno al passato che nessuno vuole”.

La proclamazione dello sciopero

Sciopero anticipato al 6 marzo
Commenti

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Salvataggio di un cookie con i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ultimi articoli

Scuola Notizie 29 Marzo 2023

Carriera docenti. Trento apripista

x La giunta della Provincia autonoma di Trento, avvalendosi delle prerogative assegnatele dal suo Statuto,  ha approvato un disegno di legge, predisposto dall’assessore Mirko Bisesti (Lega), che prevede per una parte dei docenti delle scuole statali della Provincia la possibilità di essere selezionati e inquadrati in una posizione diversa da quella di partenza: il ddl individua infatti tre nuove figure professionali: i docenti esperti, cui affidare compiti di coordinamento della didattica, di rafforzamento dei percorsi di orientamento e di personalizzazione della didattica; i docenti ricercatori, cui affidare compiti di sviluppo di specifici progetti, di durata anche pluriennale, per il miglioramento e l’innovazione dell’offerta formativa; i docenti delegati all’organizzazione, cui affidare incarichi di diretta collaborazione con il dirigente scolastico per compiti organizzativi.

Scuola Notizie 29 Marzo 2023

Compiti per casa: servono davvero?

x Compiti per casa: poche cose preoccupano i genitori più di questi (lo abbiamo visto nei giorni scorsi), soprattutto se parliamo di bambini della scuola primaria e a maggior ragione se questi pargoli frequentano la scuola a tempo pieno.

Scuola Notizie 29 Marzo 2023

Docenti tutor: CSPI propone di aumentarli in modo che la funzione tutoriale coincida con il gruppo classe

x Mentre Tuttoscuola ospitava in un partecipato webinar esponenti istituzionali e sindacali di spicco per approfondire la funzione del docente tutor, il CSPI esprimeva parere sulle bozze di decreto e di circolare proprio su questa nuova figura professionale.

Scuola Notizie 29 Marzo 2023

Due concorsi per gli studenti calabresi

x L’Unical, Università della Calabria, lancia due bandi dedicati agli studenti calabresi.

torna all'inizio del contenuto
//augailou.com/4/4339693 https://kukrosti.com/pfe/current/tag.min.js?z=4339695