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14 Gennaio 2019
Previsioni Uil: il prossimo anno sarà precario un insegnante su quattro

Previsioni Uil: il prossimo anno sarà precario un insegnante su quattro
14 January 2019
Secondo Turi il pessimismo non serve. Vanno prese decisioni subito
Serve un provvedimento d’urgenza –ribadisce Turi – che consenta di mettere in atto quella che noi abbiamo definito ‘fase transitoria tra vecchio e nuovo reclutamento’.
La proposta Uil scuola – che spiega Turi sarà, dopo la manifestazione del 20 dicembre, ancora una volta al centro delle iniziative promosse lunedì 14 a Milano e martedì 15 a Firenze con il personale precario della scuola per ribadire e condividere la proposta Uil Scuola, che è coerente con il nuovo modello di reclutamento approvato dalla recente legge di bilancio, è così definita:
- dare continuità allo scorrimento delle graduatorie degli idonei del concorso 2016, ancora in attesa di immissione in ruolo;
- scongelare tutti i posti accantonati per improbabili ricorsi temerari che bloccano la normale finalizzazione dei concorsi, all’immissione nei ruoli;
- successivamente scorrere le graduatorie del concorso 2018;
- attivare un concorso analogo a quello del 2018, per coloro che hanno 36 mesi di servizio, senza l’abilitazione e che sono per la maggior parte in servizio nelle sedi del Nord Italia.
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In questa modo – continua Turi – si creano le condizioni per una programmazione efficiente e per passare dall’attuale sistema, ormai pieno di trappole procedurali e sotto il giogo continuo dei ricorsi – al sistema unico del concorso che il ministro Bussetti vuole realizzare come unico mezzo di reclutamento, a regime.
Non si tratta di una sanatoria, come da più parti si vuole fare credere, ma di un concorso per titoli e colloquio, analogo al concorso abilitati del 2018.
Dal punto di vista finanziario, spendiamo ancora troppo poco per la nostra scuola – aggiunge Turi – un paio di punti di spesa pubblica in meno (siamo al 7,9%) rispetto al resto dell’Europa (9,6 % di Francia e Germania) cerchiamo almeno di investire sulle persone, sul personale che la fa funzionare. E’ da lì che occorre ripartire con determinazione e urgenza.
Fonte dell’articolo: UIL SCUOLA

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