Blog del Docente

10 Ottobre 2018

Pensioni: prevenire i problemi per non doverli rincorrere

Si è tenuto al MIUR un importante “tavolo di confronto” in vista delle cessazioni dal servizio con decorrenza 1° settembre 2019

L’incontro era stato richiesto dalle Organizzazioni Sindacali per ricercare soluzioni organizzative volte ad evitare il ripetersi dei ritardi e delle pesanti difficoltà riscontrate nei mesi scorsi in ordine alla certificazione del diritto a pensione.

Dal 2018, come ben noto, tale competenza è passata all’INPS. Alla riunione erano presenti sia i funzionari della Direzione del Personale e dei Sistemi informativi del Ministero sia i responsabili di vari settori dell’INPS. A cura della Direzione del Personale del Miur sarà redatto un verbale contenente gli impegni assunti e gli argomenti trattati.

In premessa l’INPS ha fornito alcuni dati:

  • le domande di pensione presentate sono state oltre 41.000;
  • di queste, 37.000 sono state le certificazioni positive;
  • le pensioni liquidate in data 3 ottobre sono 32.500;
  • tra novembre e dicembre saranno liquidate quelle ancora mancanti;
  • le pensioni liquidate non tengono ancora conto degli aumenti contrattuali perché non ancora disponibili i relativi flussi MEF. Sarà necessario, pertanto, da parte di INPS, procedere ai ricalcoli.

L’INPS, nei prossimi mesi, ricalcolerà anche le pensioni precedenti il 2018, interessate agli aumenti contrattuali.

Il MIUR, nel rappresentare all’INPS la necessità di rispettare la tempistica che sarà fissata per le operazioni di mobilità, ha comunicato l’intenzione di anticipare l’apertura delle funzioni POLIS per la presentazione delle domande di cessazione, ovviamente sulla base dei requisiti oggi vigenti. Così facendo si disporrà di almeno un mese in più per la gestione delle pratiche rispetto alla tempistica dello scorso anno.

Nel caso intervenissero modifiche agli attuali requisiti di accesso saranno riaperti i termini e le relative funzioni. L’INPS non ha nascosto che il possibile raddoppio delle domande di pensione conseguente alla cosiddetta “quota 100” potrebbe comportare notevoli difficoltà nella gestione.

Per accelerare il lavoro di accertamento dei requisiti, il MIUR ha reso disponibili per l’INPS le cosiddette “anagrafiche sensibili” vale a dire gli elenchi dei dipendenti della scuola nati tra il 1952 e il 1957. Su questi elenchi le sedi INPS potranno iniziare a verificare le posizioni contributive completando le banche dati e gli estratti conto contributivi.

A breve le sedi INPS di Roma, Milano e Napoli (aree metropolitane dove si sono riscontrate le maggiori criticità) invieranno tali elenchi ai relativi Uffici Scolastici Provinciali che potranno procedere agli adempimenti di loro competenza su ricongiunzioni, riscatti, ecc., accelerando i tempi di gestione di domande presentate dai dipendenti interessati molti anni addietro ma ancora non lavorate.
E’ stato concordato, infine, che la Direzione del Personale del MIUR, d’intesa con l’INPS, promuoverà “tavoli” analoghi a quello di stamattina, da effettuarsi a livello locale, tra organizzazioni sindacali territoriali, sedi periferiche dell’INPS e Uffici Scolastici Provinciali.

In tal senso la Cisl Scuola si era già espressa nel luglio scorso in occasione di un confronto al Ministero alla presenza del Capo di Gabinetto: oggi dobbiamo dare atto che l’impegno dichiarato dal MIUR è segno di condivisione piena sull’importanza di momenti di dialogo per ricercare tutte le sinergie utili per un miglior servizio al personale e più efficienza amministrativa. Anche a livello nazionale c’è l’impegno a proseguire il “tavolo di confronto”.

Fonte dell’articolo: Cisl Scuola



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