by È sorprendente che bambini e bambine nati in Italia, che frequentano le scuole e parlano correntemente la lingua, debbano attendere fino ai 18 anni per avere la speranza, e sottolineo speranza, di ottenere la cittadinanza. Chi nasce in Italia dovrebbe sentirsi uguale agli altri, con gli stessi diritti e doveri, non come un ospite ma come un cittadino a tutti gli effetti. Solo così potranno costruirsi un futuro basato sulla collaborazione, dove liberare le proprie potenzialità senza sentirsi un peso e senza la paura di essere improvvisamente respinti.
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Ius Scholae, Novara: Chi nasce qui deve sentirsi come ogni altra persona, con i suoi diritti e i suoi doveri
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