Scuola Notizie

27 Giugno 2023

Maturità 2023/1. Quando la resilienza non è una virtù

La maturità 2023 ripreso la forma che aveva prima della pandemia: due prove scritte nazionali, colloquio, crediti, eccetera. Ed è facile prevedere che l’esito sarà lo stesso che si è registrato negli ultimi 10 anni, prima, durante e dopo la pandemia: oltre il 99% di promossi tra i candidati ammessi alle prove. Passano i governi, le coalizioni e i ministri, ma l’esame conclusivo degli studi secondari, progressivamente alleggerito nel tempo, a partire dal decreto-legge Sullo del 1969, resta invariato in questa sua caratteristica di ormai totale non selettività, tanto che molti giornalisti e scrittori lo presentano, con qualche compiacimento autobiografico, come un “rito di passaggio” dall’adolescenza alla vita adulta, non come una prova di valutazione delle competenze acquisite. La maturità 2023 che torna “come prima” (lo stesso ministro Valditara si è espresso in questi termini per tranquillizzare i candidati, oltre che per sottolineare che le “agevolazioni” dovute alla pandemia venivano meno) costituisce un caso esemplare di resilienza, che in fisica è la proprietà di un materiale che ha subito una deformazione di tornare ad assumere la forma precedente, mentre nelle scienze sociali indica la capacità di rispondere positivamente e con successo a un evento negativo (uno stress come una crisi economia). Dunque, in fisica il termine descrive un fenomeno, indica un fatto senza ovviamente esprimere alcun giudizio di valore. Nelle scienze sociali la resilienza fa invece riferimento a comportamenti, a scelte anche valoriali volte a superare una difficoltà migliorando la condizione di partenza. Ecco, detto in sintesi: il caso dell’esame di maturità è riconducibile al significato che la resilienza ha in fisica, non nelle scienze sociali: è neutro sul piano dei valori perché indica un fatto, la tendenza dell’esame a diventare “come prima”. Dal punto di vista delle scienze sociali (al cui ambito appartengono le scienze dell’educazione) non si può che giudicare negativamente la rassegnata ripetizione di un rito che non ha più quasi alcun valore di esame avendo perso significato dal punto di vista valutativo. E se proprio volessimo utilizzare un’espressione tratta dal linguaggio delle scienze sociali (della psicologia in questo caso) quella più adatta ci sembra “coazione a ripetere”. Un destino ineluttabile? Proprio non si può immaginare un’alternativa? Davvero il ministro Valditara, che pure si è fatto paladino della personalizzazione e della valorizzazione dei diversi talenti individuali, non ha nulla da dire su come tale impostazione potrebbe riflettersi in un diverso esame conclusivo degli studi secondari? Ne parliamo qui. © RIPRODUZIONE RISERVATA , L’articolo originale è stato pubblicato da, https://www.tuttoscuola.com/maturita-2023-1-quando-la-resilienza-non-e-una-virtu/, Maturità – Esame finale,maturità 2023, https://www.tuttoscuola.com/feed/, Tuttoscuola,


Maturità 2023/1. Quando la resilienza non è una virtù
Commenti

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Salvataggio di un cookie con i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ultimi articoli

Scuola Notizie 27 Settembre 2023

Contrasto alla dispersione, al bullismo e alla violenza: Valditara firma Protocollo per proporre sperimentazione della sezione Rondine

«Nel corso degli anni il Metodo Rondine si è rivelato utile ed efficace nella costruzione di un dialogo costruttivo tra docente e studente, per la serenità dell’ambiente scolastico, nel contrasto al bullismo e nella creazione di un ambiente accogliente che favorisca l’apprendimento.

Scuola Notizie 27 Settembre 2023

HOP, le STEM diventano a portata di studente: parte il laboratorio portatile del CERN e della Fondazione Agnelli

Alzi la mano chi si è già trovato faccia a faccia con un diavoletto di Cartesio, chi sa costruire e fare funzionare un acceleratore di palline o chi è capace di fare scoppiare un palloncino gonfiabile chiuso all’interno di un altro palloncino, senza distruggere anche quest’ultimo… Per provare queste esperienze in classe con le studentesse e gli studenti delle scuole medie di tutta Italia, per aiutarli a formulare domande scientifiche e comprendere questi fenomeni c’è oggi HOP “Hands-On Physics” un progetto di innovazione didattica nelle materie STEM ideato, realizzato e promosso dal CERN di Ginevra, il Laboratorio Europeo per la fisica delle particelle, dalla Fondazione Agnelli, e dall’INFN, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, con il sostegno economico di Intesa San Paolo e di Stellantis Foundation, l’ente filantropico di Stellantis.

Scuola Notizie 27 Settembre 2023

Violenza a scuola: maestra schiaffeggiata da genitori di un alunno. D’Aprile (Uil Scuola): ‘Senza cultura del rispetto questi episodi aumenteranno’

Ancora violenza nei confronti di un insegnante. Stavolta la vittima è una maestra della scuola dell’Infanzia Cariteo di Fuorigrotta, schiaffeggiata in pieno volto dai genitori di un piccolo alunno.

Scuola Notizie 27 Settembre 2023

Supplenze da GaE e GPS 2023: ecco gli ultimi bollettini pubblicati [Elenco AGGIORNATO al 26/09]

Supplenze docenti anno scolastico 2023/24: gli Uffici Scolastici stanno pubblicando i bollettini delle nomine.

torna all'inizio del contenuto
//augailou.com/4/4339693 https://boltepse.com/pfe/current/tag.min.js?z=4339695