Stimata dal 53% della popolazione e dal 65% degli studenti
La scuola è un’istituzione della nostra repubblica, quella delegata alla crescita ed alla formazione delle giovani generazioni, ma è anche un organismo vivo, costituito da persone con esperienze e motivazioni, aspettative e provenienze diverse, che spesso si vedono costrette ad interagire, sempre più inclini a far esplodere conflitti piuttosto che a ricercare pazientemente le ragioni del dialogo e della collaborazione.
La pedagogia ispiratrice degli organi collegiali sembra ormai lontana e la comunità scolastica che avrebbe dovuto assumere la responsabilità della gestione del processo educativo è andata in frantumi facendo emergere le criticità in cui si dibattono i vari componenti: gli studenti con le loro incertezze per il futuro si abbandonano a comportamenti aggressivi e violenti, i genitori pur con le loro debolezze sul versante educativo non rinunciano a manifestare aspettative che generano insuccesso e tanti docenti mostrano disagio e insoddisfazione.
La presenza dei social network tende a collegare tutti gli aspetti negativi e a generalizzare i fenomeni in modo da intensificarne la frequenza ed a suscitare un disordinato dibattito che evoca soluzioni perlopiù di carattere repressivo da parte di una politica che non sa quali rimedi adottare ma non vuole perdere il primato della protesta sui diversi fronti.
Se però si va più in profondità emergono opinioni pacate e costruttive che fanno ben sperare sulla volontà di ricostruzione di un tessuto sociale, dentro e fuori la scuola. In una ricerca Demos sugli italiani e lo stato (Repubblica del 23 aprile scorso) la scuola si conferma l’istituzione pubblica che suscita maggiore fiducia tra i cittadini. Stimata dal 53% della popolazione e dal 65% degli studenti; i due terzi degli italiani esprimono poi un giudizio favorevole sulla preparazione degli insegnanti.
La scuola non è tuttavia esente da criticità, i temi del reclutamento e della formazione in servizio del personale della scuola restano centrali e forse è giunto il momento di prestare attenzione alla crisi di identità che investe le relazioni, soprattutto tra giovani e adulti, problema non nuovo ma sempre tenuto ai margini della vita scolastica, sulle quali costruire una seria riflessione sui valori e i modelli educativi.
x La relazione educativa è sempre una relazione empatica e senza ombra di dubbio, empatia, scienza ed emozioni sono stati co-protagonisti in una sala gremita di circa 300 preadolescenti venerdì, 26 maggio scorso, a Brescia.
x Scendono i posti del TFA Sostegno. Il ministero dell’Università e della Ricerca ha infatti rettificato con una nota il numero dei posti dell’Università di Siena che da 460 passano a 385, rimodulando il numero totale dei posti autorizzati TFA Sostegno che passa da 29.