Licenziato perché dichiarato inidoneo alla professione di sostegno nella scuola. È la denuncia fatta in…
4 Dicembre 2019
La commissione bilancio ha posto condizionisul Dl scuola: Maestri diplomati niente presa giuridica
Dsga, fuori i non laureati
di Marco Campione
La Commissione bilancio della Camera ha di fatto modificato il decreto legge scuola con il parere dato sul testo uscito dieci giorni fa dalle Commissioni congiunte Cultura e Lavoro, che hanno emendato il Decreto scuola accogliendo anche numerose proposte delle opposizioni. La Bilancio ha licenziato un parere favorevole ma con condizioni, che hanno recepito alcune osservazioni e contrarietà della Ragioneria generale dello stato. In particolare, la V Commissione è intervenuta, per quel che riguarda il settore istruzione, su due punti: l’articolo aggiuntivo 1-quinquies, sui diplomati magistrali, e il comma 6 dell’articolo 2, sui Dsga, i direttori dei servizi generali amministrativi.
Diplomati magistrali: l’esecuzione delle decisioni giurisdizionali avverse ai maestri solo diplomati avrebbe comportato l’interruzione del rapporto di lavoro. La scelta politica del legislatore era stata quella di contemperare una molteplice esigenza, quella degli alunni a non vedersi sostituire il docente quasi a metà dell’anno scolastico, quella dei docenti che avrebbero dovuto lavorare sui posti assegnati ai dm e quella dei diplomati a non ritrovarsi da un giorno all’altro senza una fonte di reddito. L’equilibrio si era raggiunto in una norma del dl che posticipava al 30 giugno la scadenza del contratto sottoscritto dai diplomati, dava decorrenza giuridica dal primo settembre 2019 al contratto a tempo indeterminato degli aventi diritto, consentiva l’erogazione ai diplomati della Naspi nei mesi di luglio e agosto. Il parere della Commissione V ha lasciato in essere solo il primo intervento, quello per garantire la continuità didattica, con il rischio però di generare nuovo contenzioso da parte degli aventi diritto.
Per i Dsga era previsto del decreto legge originario un concorso straordinario per i cosiddetti facenti funzione con tre anni di servizio, maturati a partire dall’anno scolastico 2011/2012; questi vincitori saranno comunque assunti dopo quelli del concorso ordinario in corso di svolgimento. Le commissioni di merito avevano convenuto, in virtù del fatto che hanno partecipato all’ordinario, di consentire a tutti i facenti funzione, anche a quelli senza titolo di laurea, di partecipare anche allo straordinario, contemperando questa misura (ricordo che i vincitori dello straordinario saranno assunti dopo quelli del concorso ordinario) con l’aumento del numero massimo di idonei consentito per il concorso ordinario. Il parere della V Commissione ha espunto l’allargamento della platea ai facenti funzione senza titolo, mantenendo però l’incremento degli idonei del concorso ordinario. Non è chiaro al momento in cui scriviamo se l’Aula interverrà per ripristinare il testo originario.

Commenti
Nessun commento
Ultimi articoli
Scuola Notizie 10 Dicembre 2023
Mobilità verticale ATA, per passare all’Area successiva vale anche il servizio prestato da supplente
Tra le novità in arrivo con la firma definitiva del CCNL 2019-21 e la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il ritorno della mobilità verticale per il personale ATA, la procedura che consente il passaggio all’area immediatamente successiva.
Scuola Notizie 10 Dicembre 2023
Supplenze da GaE e GPS 2023, le nomine: bollettini aggiornati
Supplenze docenti anno scolastico 2023/24: gli Uffici Scolastici pubblicano ancora bollettini utili allo scorrimento delle GPS.
Scuola Notizie 9 Dicembre 2023
Riforma entro 2023 classi di concorso: alcune lauree non saranno più valide, per alcune aumentano i CFU, per altre diminuiscono
Riforma classi di concorso per la scuola secondaria primo e secondo grado: la revisione, da attuare entro il 31 dicembre 2023, diventa essenziale per implementare misure urgenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Scuola Notizie 9 Dicembre 2023
Proroga organico aggiuntivo ATA fino al 2026: approvato emendamento
L’organico aggiuntivo ATA sarà prorogato fino al 2026: è quanto contiene un emendamento, a prima firma del presidente della VII commissione del Senato, Roberto Marti (Lega), approvato venerdì scorso.