ServizioFormazione degli studenti
L’iniziativa incrocia il sapere di diverse discipline e l’esperienza sul campo. La partecipazione è aperta agli iscritti a un corso di laurea presso la sede dell’ateneo
di Redazione Scuola
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Formare gli studenti alla cittadinanza responsabile, dando un volto e un nome ai grandi problemi, dai conflitti all’esclusione sociale alla sostenibilità, dopo averli analizzati con rigore accademico. Questo è l’obiettivo del percorso ideato da Università Cattolica e Caritas Ambrosiana che è stato presentato in ateneo nel corso del seminario di studio “Nel cambio d’epoca: pace, giustizia sociale, sostenibilità. Cristianesimo, diritti sociali, nuove sfide”. Un’iniziativa che costituisce un ponte ideale tra le celebrazioni dei 50 anni di nascita della Caritas Italiana (1971) e di Caritas Ambrosiana (1974), e che costituisce pertanto l’avvio delle iniziative di riflessione e commemorazione che l’organismo caritativo della diocesi di Milano proporrà il prossimo anno.
Il percorso
Il percorso proposto agli studenti mira a far crescere fra le nuove generazioni la consapevolezza sui grandi temi che riguardano la società contemporanea e sono anche al centro del magistero di Papa Francesco, coniugando lo studio dei fenomeni e l’impegno per affrontarli. L’aspetto qualificante della proposta – che ne fa un’esperienza pilota – sta infatti proprio nell’aver associato la conoscenza scientifica al contributo del sapere che nasce dal confronto quotidiano con la realtà e di aver unito alla riflessione, un’attività di servizio. Concretamente, gli studenti incontreranno in aula sia i docenti dell’Ateneo, specializzati in diverse discipline sia alcuni operatori di Caritas Ambrosiana. E dopo aver assistito alle lezioni potranno offrire il loro contributo, come volontari, all’interno dei centri di accoglienza, mense sociali, case-famiglia.
La Caritas
«Non abbiamo mai pensato, in 50 anni di impegno pedagogico e operativo – osserva Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana -, di riuscire a sradicare totalmente la povertà e a sostenere tutte le fatiche che attanagliano le persone. Però abbiamo fortemente creduto, e continuiamo a credere, di poter dare un contributo alla rimozione delle cause profonde, anche culturali, delle povertà e delle disuguaglianze e alla crescita di un costume diffuso di cura, accoglienza, rispetto. I tanti conflitti odierni, la faticosa ricerca di un cambio di rotta per contrastare il cambiamento climatico, gli innumerevoli esempi di ingiustizia sociale e mancato accesso da parte di interi gruppi sociali a diritti fondamentali, ci spingono oggi non tanto a celebrare il passato, quanto a cercare alleanze significative e consapevoli, per affrontare sfide future sempre più complesse. Un’alleanza in cui crediamo è quella tra generazioni diverse, in cui schiere di volontari di ogni età incontrino e lascino spazio alla creatività e all’innovazione proposte dai giovani. Il percorso di formazione e le esperienze di servizio che lanciamo oggi costituiscono un’occasione concreta per far incontrare e “contaminare” chi ha fatto e continua a fare, e coloro che faranno il nostro domani».
La Cattolica
«L’Università Cattolica ha sempre riconosciuto il dialogo con gli attori sociali e l’impegno nelle iniziative di solidarietà come elementi integranti della propria missione culturale e spirituale – ha detto il rettore Franco Anelli -. Con parole efficaci Aldo Moro, che fu presidente della Federazione degli universitari cattolici, osservava che l’università, per non sapere di chiuso e di antico, deve essere messa al ritmo agile, anche se irregolare, della vita. Ne è un esempio proprio questa iniziativa progettata, non per caso, insieme a Caritas Ambrosiana, alla quale siamo profondamente legati e con la quale abbiamo condiviso negli anni numerose imprese. Con il suo impegno efficace e apprezzato dentro la realtà a Milano e nelle altre diocesi, la Caritas offre all’accademia un accesso diretto alla concretezza dei fenomeni sociali, alla vivacità delle comunità, all’urgenza dei bisogni. Ne deriva, tra l’altro, l’opportunità di una comprensione profonda delle dinamiche sociali, preclusa a chi si limita a studiarle osservandole dall’esterno, senza farsene parte».
Tre laboratori
In particolare, tre sono i laboratori previsti. Il tema “Pace, migrazioni da paesi in conflitto” sarà affrontato dal professore Riccardo Redaelli, che insegna “Storia e istituzioni dell’Asia” alla Facoltà di Scienze Politiche e dirige il Centro di Ricerche sul Sistema Sud e il Mediterraneo Allargato (CRiSSMA) insieme al professore Camillo Regalia, psicologo sociale e dei processi migratori alla Facoltà di Scienze della Formazione. I docenti saranno affiancati da alcuni operatori di Caritas Ambrosiana impegnati nell’accoglienza di cittadini stranieri.
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Al via progetto tra Università Cattolica e Caritas Ambrosiana per la cittadinanza responsabile
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