Nota di chiarimento dell'Ufficio Scolastico Regionale della Toscana La presente nota vale come atto ricognitivo…
17 Gennaio 2019
Il servizio pre-ruolo svolto nelle paritarie va valutato ai fini della domanda di mobilità
Il TAR Lazio annulla l’ordinanza ministeriale 207/2018 sulla mobilità docenti del 2018
L’ordinanza ministeriale è stata così annullata e travolta da tale provvedimento. Secondo i giudici di via Flaminia non vi è alcuna differenza tra il servizio svolto nelle scuole statali e quelle paritarie, infatti, secondo i giudici amministrativi, la L.62/2000 ha espressamente affermato che “Il sistema nazionale di istruzione … è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali” e che le suddette scuole paritarie svolgono un “servizio pubblico” (art. 1 commi 1 e 3).
In ragione di tale principio sono stati previsti penetranti controlli e rigide prescrizioni per gli istituti paritari.In particolare la circolare ministeriale 31/2003 ha preteso che, al fine di ottenere la parità, gli istituti scolastici privati devono “dichiarare che il personale docente è munito del titolo di abilitazione all’insegnamento” e “dichiarare che i contratti individuali di lavoro per il personale docente della scuola sono conformi ai contratti collettivi di settore”, così pervenendo ad una piena omogeneità tra il servizio d’insegnamento svolto nelle scuole statali e quello alle dipendenze degli istituti privati paritari.
Il d.l. 255/2001, all’art. 2, comma 2, ha espressamente preso atto della suddetta equiparazione tra i servizi statali e i servizi paritari, disponendo che “i servizi di insegnamento prestati dal 1° settembre 2000 nelle scuole paritarie di cui alla legge 10 marzo 2000, n. 62, sono valutati nella stessa misura prevista per il servizio prestato nelle scuolestatali”. Posti questi principi, non si ravvisano motivi per limitare l’efficacia di questa disposizione alla sola formazione delle graduatorie e non anche alla valutazione di questo servizio ai fini della mobilità.

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