La vicenda scottante dei vecchi diplomati magistrali cancellati dalle GAE a seguito della sentenza del Consiglio di Stato
Dopo la stagione della protesta, degli scioperi, delle manifestazioni e delle mozioni presentate recentemente in Senato e alla Camera, è arrivato il momento atteso da tutti di passare dai proclami ai fatti, e di predisporre il provvedimento d’urgenza invocato da tutti.
Come? Con quali contenuti? Il ministro Bussetti, già bombardato da ogni parte da mille richieste, ha invitato alla calma per ponderare la scelta giusta, smentendo talune ipotesi che già circolavano.
Ma dovrà decidere presto e bene. I nodi sono ora venuti al pettine.
Lo strumento disponibile c’è: il decreto legge. Ma i contenuti? Come sciogliere i nodi? Cosa fare per i 6 mila immessi in ruolo con riserva e a rischio di licenziamento?
Cosa fare dei 45 mila declassati dalle GAE in cui erano stati iscritti con riserva con possibile retrocessione in II fascia?
Quale riconoscimento e/o precedenza assegnare ai laureati in scienze della formazione primaria rispetto ai diplomati magistrali ex-GAE?
Una proposta dettagliata l’ha fatta Forza Italia con una mozione. Bussetti la vorrà fare propria, accattivandosi anche il voto favorevole in Parlamento dei forzisti?
Ma, soprattutto, dopo tante promesse per i vecchi diplomati magistrali avrà il coraggio, eventualmente, di scontentare qualcuno, visto che sarà pressoché impossibile impegnare consistenti risorse finanziarie per un ok generalizzato?
Intanto il Pd ha messo a punto un disegno di legge sulle “Disposizioni in materia di contrasto alla povertà educativa e di reclutamento per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria”. Il disegno di legge – spiega la senatrice Malpezzi – si propone di potenziare la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, con un piano di assunzioni e regole di reclutamento in grado di risolvere il problema dei diplomati magistrali e di garantire i diritti di tutti gli insegnanti coinvolti. Ne riporteremo i contenuti.
Servirebbe una quadratura del cerchio. Auguri al ministro Bussetti, che in questo primo difficile banco di prova si giocherà un po’ della sua credibilità politica.
La riflessione sulla Dirigenza umanistica, costrutto ideato da Ottavio Fattorini insieme al gruppo “Dirigenti insieme” ed espresso nei principi dell’omonimo manifesto, parte dalla constatazione che il sistema di governance scolastica italiana si caratterizza per una struttura atipica.
Il Ministero dell’istruzione e del merito, su indicazione del Ministro Giuseppe Valditara, all’interno di una collaborazione istituzionale con il MEF, ha lavorato per fare sì che già nel cedolino di settembre (data di inizio del nuovo anno scolastico) fossero accreditati ai dirigenti scolastici gli stipendi con gli aumenti previsti dal CCNI, firmato in via definitiva nel mese di luglio, per l’anno scolastico 2023/2024.
L’USR Piemonte riapre fino all’1 ottobre 2023 le domande per la fruizione dei permessi per il diritto allo studio in favore degli ammessi ai corsi Tfa sostegno, periodo ottobre-dicembre 2023.