19 Maggio 2018
Corte giustizia Ue: alle rette degli istituti superiori si applicano le regole delle clausole abusive nei contratti
Lo ha stabilito la Corte di giustizia dell’Unione europea con sentenza
Un istituto di insegnamento superiore che stipula con uno studente un contratto di rimborso delle rette agisce come professionista anche se il finanziamento dell’istituto è garantito in via principale da fondi pubblici. Di conseguenza, il contraente potrà avvalersi della direttiva 93/13 sulle clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori, recepita in Italia con Dlgs 206/2005 (codice del consumo) e ottenere la protezione accordata dall’atto Ue nel caso di clausole abusive contenute nel contratto. Lo ha stabilito la Corte di giustizia dell’Unione europea con la sentenza depositata ieri (C-147/16) destinata ad avere effetti ad ampio raggio per la classificazione degli istituti pubblici di insegnamento tra i professionisti.
A chiamare in aiuto gli eurogiudici è stato il giudice di pace di Anversa alle prese con un’azione di un istituto di insegnamento che aveva stipulato un contratto con una studentessa la quale non riusciva a pagare la retta. La donna non aveva provveduto al pagamento delle rate di rimborso e non si era presentata dinanzi al giudice, che ha sollevato una questione pregiudiziale a Lussemburgo.
Prima di tutto la Corte ha chiarito che la nozione di professionista fissata nella direttiva, come condizione di applicazione dell’atto Ue e di tutte le sue garanzie, è di ampia portata e va legata anche alla prestazione fornita dall’istituto, ossia il contratto di rimborso a rate. Irrilevante, invece, che un organismo agisca senza fini di lucro tanto più che la direttiva si applica alle attività professionali di carattere pubblico.
Per la Corte la circostanza che sussista una situazione di diseguaglianza tra l’istituto di insegnamento e la studentessa, un’asimmetria nell’informazione e nella competenza tecnica delle parti, porta a concludere nel senso dell’applicazione della direttiva che il giudice nazionale deve attuare d’ufficio anche se il consumatore è contumace.
Fonte dellarticolo: IlSole24Ore

Commenti
Nessun commento
Ultimi articoli
Scuola Notizie 10 Dicembre 2023
Mobilità verticale ATA, per passare all’Area successiva vale anche il servizio prestato da supplente
Tra le novità in arrivo con la firma definitiva del CCNL 2019-21 e la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il ritorno della mobilità verticale per il personale ATA, la procedura che consente il passaggio all’area immediatamente successiva.
Scuola Notizie 10 Dicembre 2023
Supplenze da GaE e GPS 2023, le nomine: bollettini aggiornati
Supplenze docenti anno scolastico 2023/24: gli Uffici Scolastici pubblicano ancora bollettini utili allo scorrimento delle GPS.
Scuola Notizie 9 Dicembre 2023
Riforma entro 2023 classi di concorso: alcune lauree non saranno più valide, per alcune aumentano i CFU, per altre diminuiscono
Riforma classi di concorso per la scuola secondaria primo e secondo grado: la revisione, da attuare entro il 31 dicembre 2023, diventa essenziale per implementare misure urgenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Scuola Notizie 9 Dicembre 2023
Proroga organico aggiuntivo ATA fino al 2026: approvato emendamento
L’organico aggiuntivo ATA sarà prorogato fino al 2026: è quanto contiene un emendamento, a prima firma del presidente della VII commissione del Senato, Roberto Marti (Lega), approvato venerdì scorso.