Contratto scuola: l'equiparazione con gli stipendi europei è molto lontana
29 January 2018
Gli stanziamenti inadeguati rimane un problema serio
Dopo l’atto di indirizzo ora si cerca di impartire all’ARAN nuove istruzioni, un’operazione che sembra lontana dalla reale volontà di migliorare il percorso contrattuale. Anche sul piano economico ci allontaniamo dall’idea che ha campeggiato per parecchio tempo per l’equiparazione con gli stipendi europei, e circa il potere dei dirigenti scolastici un altro fuoco di paglia, sia perché gli stessi sono poco considerati per il loro status economico nei rapporti con gli altri livelli di dirigenza dello stato, anche se un contentino è arrivato, extracontrattuale, dalla legge di stabilità, sia per la mancanza di reale autonomia d’azione.
I sindacati sono così tornati alla ribalta e in un documento unitario parlano di riconquista degli spazi di democrazia pesantemente ridotti dalla legge 107. Si imputa a questa svolta politica la volontà di fare della scuola un “quasi mercato”, mettendo le istituzioni in competizione per accaparrarsi risorse economiche e clienti, ma sul piano degli stipendi spuntano 85 euro di aumento che si vorrebbero per tutti, mentre dall’altra parte si insiste per diversificare parte del salario per premiare le performance individuali.
Il mantenimento degli scatti di anzianità serve a compensare il precariato che nonostante le pur numerose assunzioni rimane ancora alto, oltre a far pensare ad una carriera che ancora non sembra volersi costruire. Anche eventuali risorse esterne, secondo i sindacati, dovrebbero afferire alla contrattazione, comprese le card per l’autoaggiornamento, ed in quest’ottica dovrebbero essere definiti i criteri per l’attribuzione di compensi che i sindacati definiscono legati “all’esperienza” o alla “valorizzazione professionale”, ma non alla valutazione.
Le supplenze ATA su posti ex LSU terminano il 1° dicembre 2023 con le assunzioni del personale ex LSU inserito in graduatoria nazionale pubblicata il 17 novembre sul sito InPA.
Percorsi abilitanti di cui al DPCM 4 agosto 2023 per la scuola secondaria primo e secondo grado: in una riunione svoltasi ieri al Ministero dell’Istruzione e del Merito, richiesta dai sindacati con il coinvolgimento di dirigenti del MUR è stato fatto il punto sull’avvio dei corsi da 60 e 30 CFU, anche se per la loro concreta attivazione bisognerà attendere ancora qualche settimana.
In attesa di novità dalla legge di Bilancio 2024, il testo bollinato della Manovra contiene anche la proroga al 15 aprile dei contratti dell’organico aggiuntivo ATA.