Oltre 5600 posti sono per il sostegno, suddivisi in 4069 per la scuola secondaria di…
30 Giugno 2020
Concorso straordinario smart
L’accordo tra ministero e sindacati: via gli 80 quiz, sì a 5 domande a risposta aperta
Marco Nobilio su Italia Oggi del 30 giugno 2020
Il concorso straordinario per il ruolo previsto dal decreto ministeriale 510/2020 verterà su una prova scritta computer basic con 5 quesiti a risposta aperta su curriculo, metodologia e didattica della disciplina per cui si concorre e un quesito sempre a risposta aperta sulla comprensione di un testo in Inglese di livello B2. Per lo svolgimento dei quesiti il candidato avrà a disposizione 150 minuti. La commissione disporrà di 15 punti per valutare ognuno dei 5 quesiti a risposta aperta e di 5 punti per il quesito riguardante l’inglese: 80 punti in tutto. A cui si aggiunge un punto per ogni anno di servizio da precario, fino a un massimo di 20. I termini per la presentazione delle domande saranno resi noti non appena il provvedimento con il quale saranno recepite le novità avrà terminato l’iter davanti agli organi di controllo.
Sono queste le pattuizioni concordate dall’amministrazione con i sindacati all’esito del confronto che si è tenuto il 25 giugno scorso tra i vertici ministeriali e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda-Unams. L’amministrazione aveva reso nota la propria intenzione di articolare il concorso straordinario in 8 quesiti, compreso quello per l’Inglese. Ma dopo un lungo braccio di ferro con i sindacati, che ne avevano proposti 5, compreso quello di Inglese, l’accordo è stato raggiunto su 6 quesiti (compreso quello per l’Inglese) e con l’impegno da parte dell’amministrazione di dare più valore ai quesiti sulla disciplina specifica, alla valutazione dei quali saranno assegnati 75 punti su 80. Inizialmente il concorso straordinario avrebbe dovuto basarsi su di 80 quesiti a risposta multipla.
Ma dopo un lungo negoziato tra Pd (orientato a trasformare lo straordinario in una procedura per soli titoli ed esame orale al termine dell’anno di prova) e M5S, fermo sul concorso per titoli ed esami, e dopo l’intervento del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, Pd e M5S si sono accordati per mantenere il concorso per esami, sostituendo i test a risposta multipla con 7 quesiti a risposta aperta. Il test a risposta chiusa era previsto (adesso dovrebbe essere a risposta aperta) per l’accertamento della preparazione nella lingua straniera: un quesito articolato in 5 domande. I posti messi a concorso sono stati incrementati di 8mila unità per effetto di una previsione contenuta nell’articolo 230 del decreto-legge 34/2020. Pertanto passano da 24mila a 32mila cattedre. Il decreto dipartimentale n. 510 del 23 aprile 2020, decreto con il quale è stato bandito il concorso straordinario, manterrà i propri effetti ma dovrà essere integrato e adeguato, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge 22/2020, per dare attuazione alle nuove disposizioni sulla prova scritta. La legge di conversione (la n. 41/2020) è entrata in vigore il 7 giugno. Dunque, i 30 giorni a disposizione dell’amministrazione scadranno il 7 luglio prossimo.
Il decreto dovrà regolare anche l’ipotesi in cui, se le condizioni generali epidemiologiche lo consentiranno, lo svolgimento della prova scritta potrà avvenire in una regione diversa rispetto a quella corrispondente al posto per il quale il candidato avrà presentato la domanda. Restano ferme tutte le altre previsioni contenute nel bando di concorso.
Alle selezioni, quindi, potranno partecipare i candidati che saranno in grado di vantare almeno 3 anni di servizio prestato nel periodo che va dall’anno scolastico 2008/2009 al 2019/2020. Almeno uno di questi tre anni, però, dovrà essere stato prestato nella classe di concorso a cui si riferisce la selezione alla quale si partecipa. Per essere considerato valido, l’anno di servizio dovrà essere stato prestato, anche frazionatamente, per almeno 180 giorni o, in mancanza, dovrà essere stato prestato ininterrottamente dal 1° febbraio fino agli scrutini finali. Fermo restando il previo possesso dei titoli di studio di accesso alle classi di concorso e anche del diploma di specializzazione per il sostegno, i vincitori del concorso, se non in possesso dei 24 Cfu (si veda l’articolo 3, comma 3, del decreto ministeriale 626/17) durante l’anno di prova frequenteranno appositi corsi per conseguirli a spese dell’amministrazione.
La domanda di partecipazione potrà essere presentata in una sola regione. E ogni docente, se in possesso dei requisiti, potrà chiedere di partecipare, con un’unica domanda, alle selezioni per una sola classe di concorso e, contemporaneamente, per i posti di sostegno della scuola secondaria sia del I che del II grado.
Le domande dovranno essere inoltrate, esclusivamente via web, nei termini che saranno fissati dall’amministrazione centrale con il decreto di recepimento delle novità introdotte dalla legge e in conformità con le pattuizioni convenute in sede di confronto con i sindacati il 15 giugno scorso. Le istanze dovranno essere compilate e inoltrate sull’apposita Piattaforma concorsi e procedure selettive, previo possesso delle credenziali SPID oppure utilizzando le credenziali per l’accesso allo spazio web di «istanze online» previo versamento di un contributo di 40 euro.

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