Il Ministro: “A settembre saremo pronti, approfitteremo di questo che è un periodo di stasi dal punto di vista didattico per verificare gli aspetti che consentiranno di migliorare la scuola”
Lo Sostienei Marco Bussetti, nuovo ministro dell’Istruzione, a proposito della Buona Scuola. Parla, Bussetti, a margine di un convegno organizzato alla Banca d’Italia in occasione delle celebrazioni per il Bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis. “In questi giorni mi accingo ad affrontare una sfida importante in un ministero fondamentale. Sono consapevole dell’importanza dei miei compiti, mi impegnerò a risolvere le criticità che si presenteranno e a trovare le strategie più idonee al passo con i tempi. In questo processo saranno impegnate tutte le componenti della scuola; se vogliamo inaugurare il rilancio serve un impegno che coinvolga tutta l’Italia”.
A chi gli chiede dell’uso dei cellulari in classe, risponde che “la linea in Italia è ben definita, esistono i regolamenti d’istituto che rientrano nell’autonomia didattica. Sicuramente quella francese è una opportunità per riflettere sull’uso consapevole dei telefonini in classe, ben venga”.
Per quanto riguarda le paritarie “è uno dei punti che affronteremo, faremo un’analisi completa, totale. Siamo appena arrivati. Stiamo riordinando tante cose. Conto di trasmettere una parola che da tempo non si usa: amore per la scuola, per l’impegno, per rimotivare tutti a far meglio; a poco a poco interverremo per soddisfare i bisogni che la scuola ha”.
Sulla vicenda delle maestre diplomate, che rischiano il posto dopo la decisione del Consiglio di Stato: “Mi sono messo al lavoro – avverte Bussetti – già oggi partiamo con la prima riunione operativa”.
x La giunta della Provincia autonoma di Trento, avvalendosi delle prerogative assegnatele dal suo Statuto, ha approvato un disegno di legge, predisposto dall’assessore Mirko Bisesti (Lega), che prevede per una parte dei docenti delle scuole statali della Provincia la possibilità di essere selezionati e inquadrati in una posizione diversa da quella di partenza: il ddl individua infatti tre nuove figure professionali: i docenti esperti, cui affidare compiti di coordinamento della didattica, di rafforzamento dei percorsi di orientamento e di personalizzazione della didattica; i docenti ricercatori, cui affidare compiti di sviluppo di specifici progetti, di durata anche pluriennale, per il miglioramento e l’innovazione dell’offerta formativa; i docenti delegati all’organizzazione, cui affidare incarichi di diretta collaborazione con il dirigente scolastico per compiti organizzativi.
x Compiti per casa: poche cose preoccupano i genitori più di questi (lo abbiamo visto nei giorni scorsi), soprattutto se parliamo di bambini della scuola primaria e a maggior ragione se questi pargoli frequentano la scuola a tempo pieno.
x Mentre Tuttoscuola ospitava in un partecipato webinar esponenti istituzionali e sindacali di spicco per approfondire la funzione del docente tutor, il CSPI esprimeva parere sulle bozze di decreto e di circolare proprio su questa nuova figura professionale.